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Nespole: proprietà, benefici e curiosità
Nespole: come si presentano
Il nespolo è un albero da frutto della famiglia delle rosacee ed è presente sul territorio nelle varietà europea o mesplilus germanica e giapponese ovvero l’eriotroba japonica. La maturazione dei frutti avviene tra marzo e giugno (varia a seconda delle zone di coltivazione), di colore tra il giallo e l’arancione, il frutto, risulta spesso puntinato sulla parte più esposta al sole. Le nespole non ancora mature, dal sapore aspro e pungente, si presentano con la buccia chiara e lucida; una volta mature diventano succose e tendono ad imbrunire e a sviluppare la loro dolcezza caratteristica.
Nespole: benefici e proprietà
Le nespole sono composte per l’85% circa d’acqua, contengono inoltre fibre, grassi e proteine vegetali, ricche di minerali come potassio, ferro e sodio, sono valide fonti di vitamine(A, B1, B2, B2 e C). Alle nespole vengono riconosciute proprietà diuretiche, agiscono infatti favorendo l’eliminazione degli acidi urici attraverso le urine, sono spesso consigliate nel caso di iperuricemia. Tra le fibre vegetali contenute nelle nespole troviamo la pectina, dalle proprietà gelificanti ed emollienti, che aiuta a regolarizzare le funzioni intestinali sia in caso di diarrea che anche in caso di stitichezza(accompagnata dalle giuste quantità d’acqua). Secondo i nutrizionisti, consumare nespole, riduce i livelli di colesterolo nel sangue e non solo: grazie al magnesio e altri minerali contribuiscono alla formazione di globuli rossi. Le nespole inoltre sono consigliate, come molta altra frutta, per una dieta sana e varia da accoppiare immancabilmente ad una attività fisica costante e controllata.
Nespole: curiosità
I noccioli delle nespole contengono acido cianidrico, una sostanza tossica che in piccole dosi causa nausea e mal di testa mentre ad alti dosaggi può comportare serie complicazioni. Nonostante ciò sono impiegati per la preparazioni di liquori tipici del territorio italiano. Secondo la fitoterapia e la medicina orientale, le foglie del nespolo, possono essere impiegate nelle preparazione di rimedi contro la tosse, il mal di schiena e il vomito.
La zagara (Il fiore bianco)
La zagara: come si presenta
La zagara è il fiore che tra aprile e maggio sboccia sugli alberi di limoni, arance e bergamotto (marzo aprile), il suo ricettacolo ospita sfavillanti petali bianchi, filamenti con antere dorate di polline e un pistillo dalla stimma che ricorda il colore del frutto. La zagara è facilmente riconoscibile tra i campi, infatti, prende il nome dal suo “splendere di luce bianca”, o meglio, dall’arabo zahara; dal profumo dolce e delicato richiama fragranze di famosi profumi e di piatti tipici del mediterraneo.
Benefici e proprietà della Zagara
La zagara è particolarmente indicata per tisane dalle proprietà sedative, utili a chi soffre d’ansia, stress ed insonnia. Associata al miele e all’alloro risulta un efficace calmante contro la tosse o per rafforzare il suo effetto sedativo possiamo preparare una tisana con l’aggiunta di melissa o tiglio. Il fiore bianco viene inoltre usato per dare una nota di spicco nelle birre artigianali siciliane e non solo, viene usato nella preparazione di liquori tipici e nella famosa acqua di fiori d’arancio. La zagara è anche usata per produrre vari oli essenziali dalle proprietà riequilibranti e calmanti, utili anche nel trattamento di disturbi a carico dell’apparato digerente. Nel campo della cosmesi naturale sono molto apprezzate le proprietà rigeneranti, indicato quindi per pelli sensibili ed irritate; compone insieme ad altri ingredienti come il miele, maschere di bellezza e trattamenti per il corpo.
Curiosità sulla Zagare
La zagara è spesso legata alla celebrazione del matrimonio per il suo candore, perché simbolo di fertilità e per una leggenda riguardante un re spagnolo e il suo amore per il famoso fiore bianco.
Consigli d’utilizzo per il Mix Carciofi, Limoni e crema di Carciofini
Consigli d’utilizzo per il Mix Carciofi, Limoni e crema di Carciofini
Il nostro mix
Il Mix Carciofi, Limoni e crema di Carciofini è stato pensato per portare nelle vostre tavole il meglio della nostra produzione, 100% naturale, direttamente dal produttore al consumatore e nel completo rispetto della stagionalità. Questi sono gli standard che ci prefissiamo per garantire sicurezza e genuinità. Il nostro mix carciofi e limoni di Sicilia è un’ottima idea regalo per chi ama la gastronomia o per chi allena il proprio corpo affiancando una dieta sana e varia.
Idee per il mix
I nostri mix si prestano a svariate preparazioni, il mix carciofi e limoni di Sicilia, in particolare, può, insieme ad alcune aggiunte, imbandire le vostre tavole addirittura dall’antipasto al dolce. La rapida ossidazione del capolino del carciofo, una volta pulito fino al cuore, può essere contenuta da l’acido citrico del limone di Sicilia immergendo il prodotto in un soluzione di questo ed acqua. Per conservane le proprietà organolettiche è consigliabile consumarlo crudo in un carpaccio con l’aggiunta di succo di limone di Sicilia, olio EVO e un pizzico di sale. Tra le idee per il mix consigliamo un primo importante a base di cuori di carciofo cotti in padella, erbe fini (timo, prezzemolo, erba cipollina) aggiunte quasi a fine cottura e scorza di limone di Sicilia (solo la parte gialla o verde). Per stupire i commensali possiamo infine sfruttare l’amaro dei capolini mondati per equilibrare, nel contrasto con il dolce, una crema a base di ricotta; terminando con l’aggiunta di zucchero, un pizzico di sale, una punta di pepe verde e un filo di olio EVO. La crema di ricotta e carciofo può guarnire comodamente scorze di cannolo, piccoli voulevant o croccanti di frutta secca; il particolare contrasto va necessariamente bilanciato nella sua acidità con l’aggiunta della scorza candita del limone di Sicilia o parte del suo succo come tocco finale nelle preparazione o nella presentazione dei vostri piatti.
Le proprietà e curiosità del carciofo
Le proprietà e curiosità del carciofo
Carciofo: come si presenta
Il carciofo è una pianta erbacea perenne, dalle peculiari caratteristiche e proprietà. Dal fusto robusto e diritto, il carciofo, offre capolini di forma ovale, allungato e di sezione quadrangolare, il colore varia dal verde al violetto con tonalità più o meno brune. Il carciofo si presenta, fondamentalmente, in due parti: un ricettacolo carnoso che compone la parte basale e le sue squame dette involucrali, esternamente rigide ed internamente tenere.
Carciofo: benefici e proprietà
Le proprietà e i benefici del carciofo sono strettamente legate alle sue qualità organolettiche, infatti, il chiaro sapore amaro che lo contraddistingue deriva da un polifenolo presente nella piante e soprattutto nelle foglie: la cinarina. La quantità massima del polifenolo si riscontra durante la formazione del capolino, ciò implementa notevolmente i benefici e le proprietà del carciofo. L’effetto benefico della cinarina consente un miglore deflusso della bile nel duodeno favorendo lo svuotamento della colecisti. Articolata, e non poco, è la lista dei benefici del carciofo: ricco di acido clorogenico (antiossidante), sono presenti le vitamine C, A ed E, la già citata cinarina (utile al fegato per adiuvare la guarigione di malattie come la cirrosi o l’epatite), per non dimenticare il suo apporto al sistema immunitario nella difesa dai radicali liberi e nella prevenzione del cancro. Tra i benefici e le proprietà che il carciofo contiene, soprattutto se consumato crudo, annotiamo la funzione diuretica e digestiva che permette di abbassare i livelli di colesterolo e regolarizzare la velocità di filtrazione glomerulare (cinarina e inulina).
Carciofo: curiosità
Il carciofo (dall’arabo kharshūf) o artichoke per gran parte del mondo, sembra abbia avuto grande diffusione in Europa sin da XV – XVI secolo, soprattutto nell’area mediterranea (A. Targioni Tozzetti, Cenni storici sulla introduzione di varie piante nell’agricoltura ed orticultura toscana, Firenze 1896, pp. 43 – 47). Non tutti sanno che il più grande produttore americano di carciofi è la California(con circa il 95% della produzione), inizialmente introdotti dai francesi nel 1700, vennero poco conosciuti ed apprezzati. Furono invece coltivati con successo, all’inizio solo qualche ettaro, da immigrati italiani, nella zona di Half Moon Bay a partire dai primi del ‘900. Oggi il carciofo ha avuto una grande diffusione in altre zone dell’America come il Texas dove si festeggia l’Artichoke festival. Ma la cynara, giovane donna sedotta da Giove e da lui stesso trasformata in cardo selvatico, era ben conosciuta presso greci e romani come afrodisiaco. L’antichità del progenitore del carciofo o il carduus in genere si lega curiosamente alla storia del pastore siciliano Dafni e alla sua terra: personificazione della vita pastorale degli antichi siculi (Emanuele Ciaceri, culti e miti nella storia dell’antica Sicilia). Il Carciofo Violetto di Sicilia, prodotto legato alla terra e alla tradizione, continua ad essere garantito e pubblicizzato con successo sul territorio: vedi la XXVII Sagra del carciofo di Ramacca.
Digestivo al Carciofo Violetto di Sicilia
Digestivo al Carciofo Violetto di Sicilia
Ingredienti
30 foglie tenere di Carciofo Violetto di Sicilia
5 gambi
1 litro di alcool a 90 °
700 g di zucchero
2 chiodi di garofano
scorza di 1 limone preferibilmente non trattato
Preparazione
Lavate le foglie di carciofo, asciugatele con un canovaccio pulito e tagliatele a pezzetti. Sfilettate i gambi e tagliateli a dadini.
Lavate il limone, asciugatelo e con il tagliate a listarelle la scorza ponendo attenzione a non tagliare anche la parte bianca che renderebbe troppo amara la preparazione (potete utilizzare per comodità un pelapatate).
Mettete in un barattolo, a chiusura ermetica, le foglie, i gambi, i chiodi di garofano, la scorza di limone e l’alcool e tappate. Coprite il barattolo con un canovaccio e lasciate macerare il tutto per 15 – 20 giorni.
Tenete il barattolo in un punto della cucina visibile in modo che ogni giorno potrete agitarlo bene.
Trascorso il tempo di macerazione, versate l’acqua in una pentola aggiungete lo zucchero e mettete sul fuoco, a fiamma moderata. Quando lo sciroppo comincerà a bollire abbassate la fiamma e fate sobbollire per altri 10 minuti. Togliete dal fuoco e fatelo raffreddare.
Nel frattempo filtrate il macerato di carciofi, poi aggiungetevi lo sciroppo di acqua e zucchero e mescolate bene con un cucchiaio di legno per amalgamare gli ingredienti. Filtrate il liquore ottenuto con un colino a rete fitta ed imbottigliatelo.
Liquore ai Mandarini di Sicilia
Liquore ai Mandarini di Sicilia
Ingredienti:
5 Mandarini di Sicilia
300 gr di zucchero
500 ml di alcol etilico a 95°
200 ml di acqua
Procedimento:
1. Lavate bene la buccia dei mandarini sotto l’acqua corrente.
2. Sbucciate i mandarini e inserite le bucce in un contenitore, versateci sopra l’alcol etilico e richiudete con il tappo.
3. Lasciare a macerare per 2 settimane in un luogo buio.
4. Dopo due settimane scolate le scorzette, che saranno diventate bianche, mettetele in una garza pulita e strizzatele, facendo ricadere il liquido nell’alcol.
5. Preparare lo sciroppo di zucchero semplicemente versando in una pentola l’acqua e lo zucchero e portando a bollore mescolando di tanto in tanto per far sciogliere in modo uniforme lo zucchero. Ai primi segni di ebollizione spegnete la fiamma e lasciate raffreddare.
6. Aggiungetelo all’alcol lo sciroppo, mescolate bene, lasciatelo riposare 1 ora prima di filtrarlo.
7. Filtrate prima con un colino e nuovamente con delle garze a maglia stretta e imbottigliatelo.
Limoncello di sicilia
Limoncello di sicilia
Ingredienti:
1 litro di alcol
1 litro d’acqua
700 gr. di zucchero bianco (sostituibile con quello di canna)
15 limoni freschi di Sicilia
Il procedimento
1. I limoni e si sbucciano tagliando solo la parte gialla esterna, con cura, eliminando la parte bianca,che essendo amara inasprirebbe il liquore.
2. Si mettono le bucce a macerare nell’alcol in un barattolo termico, ricoprendo totalmente le bucce e si fa riposare per cinque giorni.
3. Dopo 5 giorni, si apre il contenitore e si controlla che le bucce di limone siano diventate secche. Una volta essicante si filtra il tutto, in questo modo piccoli residui non finiranno nel liquido.
4. In una pentola bisogna far sciogliere l’acqua con lo zucchero a fuoco lento. Una volta raffreddato si unisce l’acqua zuccherata con il liquore filtrato e versare il tutto in bottiglie di vetro.
5. Va messo in frigo e consumato freddo
Ricetta liquore di arance
Ricetta liquore di arance
Ingredienti:
1 litro di alcool a 90°
8 Arancia Tarocco di Sicilia
1 litro di acqua
800gr di zucchero
Procedimento:
- . Lavate le arance,asciugatele bene e con un pelapatate tagliate la buccia facendo attenzione a non prelevare anche la parte bianca che renderebbe il liquore amaro
- Mettere le bucce in un contenitore a chiusura ermetica insieme all’alcool e lasciatele macerare per 10 giorni in un luogo asciutto
- Agitare il barattolo una volta al giorno
- Trascorsi i 10 giorni preparate lo sciroppo con l’acqua e lo zucchero e lasciatelo bollire,abbassate la fiamma a ebollizione avvenuta e continuate a farlo bollire per altri 10 minuti
- Spegnete lo sciroppo e lasciatelo intiepidire. Appena tiepido inserite anche l’alcool con le bucce di arance filtrato con un colino
- Lasciatelo riposare per 30 minuti,filtratelo nuovamente ed imbottigliatelo
Chiudete bene le bottiglie e fatele riposare per un mese prima di consumarlo